Cremazione: la situazione degli ultimi vent’anni

  • Dal 5,38% del 2000 al 33,22% del 2020: il trend delle cremazioni.
  • Volontà del defunto o dei parenti: cosa dice la legge.
  • Un momento delicato, che richiede il supporto dell’agenzia funebre.
  • Dal Neolitico a Napoleone: la storia della cremazione.

 

La scelta moderna di una pratica antica

Nelle loro ultime volontà, sempre più persone richiedono di essere cremate. Si tratta di un fenomeno in continuo aumento negli ultimi anni. A oggi, infatti, oltre il 30% degli italiani sceglie questa pratica. Nonostante possa sembrare qualcosa di molto recente, la cremazione ha radici che affondano negli albori della storia umana. 

 

Cremazione, un trend in salita

La pratica della cremazione è in crescita in tutta Europa. L’Italia non fa eccezione. Nel nostro paese, infatti, negli ultimi vent’anni si è potuto assistere a un sensibile aumento del fenomeno¹. Se nel 2000 la cremazione ha interessato 30.167 italiani, nel 2020 ben 247.840. In dati percentuali, si è passati dal 5,38% al 33,22%. Nonostante nel 2020 si registri un aumento del 27,3% rispetto al 2019, dovuto probabilmente alla pandemia, la crescita è regolare. Si tratta, insomma, di un trend che è aumentato in maniera graduale e costante nel tempo, a partire dagli anni Novanta. Tra i motivi che possono spiegare questa crescita, il cambio di visione da parte della Chiesa Cattolica. Dal 1963, infatti, essa consente la cremazione ai propri fedeli, ribadendo tuttavia che rimane preferibile la scelta della sepoltura. Concetto ribadito nel 2016, tramite l’istruzione Ad resurgendum cum Christo².

 

Come funziona la cremazione in Italia

Secondo l’attuale legislazione³, l’autorizzazione alla cremazione deve essere rilasciata dal Comune in cui avviene il decesso. Il nulla osta viene concesso nel rispetto della volontà espressa dal defunto o dai suoi familiari attraverso tre possibili modalità:

  • disposizione testamentaria del defunto, scritta di proprio pugno;
  • iscrizione ad associazioni riconosciute, come SO.CREM, che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione dei propri associati;
  • in mancanza della disposizione testamentaria o altra espressione di volontà del defunto, quella del coniuge o del parente più prossimo.

Per poter essere cremato, il corpo dev’essere riposto nel feretro. Per quanto riguarda i minori, l’autorizzazione è concessa dai genitori o dai legali rappresentanti. Il processo di cremazione

dura poco meno di due ore. Si divide in due momenti:

  • la cremazione del feretro: la bara viene introdotta all’interno del forno crematorio per essere bruciata, ad una temperatura di 850°C;
  • al termine della cremazione, eventuali parti metalliche, come protesi o chiodi della bara, vengono separate dalle ceneri. Queste ultime sono quindi poste in un’urna funeraria.

Infine, sull’urna cineraria viene posta una targa. Questa reca i dati identificativi del defunto: nome, cognome, data di nascita e di morte. L’urna verrà poi ritirata, a seconda delle circostanza, dalla famiglia o dagli amministratori dell’agenzia funebre. Visto la delicatezza del momento, sarebbe importante avere al proprio fianco l’esperienza e la solidità di un’agenzia funebre. Oltre al conforto, la vicinanza di professionisti del settore garantisce un supporto nel difficile percorso burocratico.  

 

La cremazione nei secoli

L’usanza di cremare i defunti è conosciuta fin dal Neolitico⁴. Il primo caso documentato di essere umano cremato, infatti, risale ad almeno 17mila anni fa, in Australia⁵. In Oriente la pratica divenne popolare tra i Fenici Ittiti e i popoli dell’attuale India. Invece, a Egizi, Babilonesi e Persiani la cremazione era vietata, per motivi religiosi. In Europa la cremazione iniziò ad affermarsi durante la prima età del bronzo. A partire dal 1300 a.C., con l’espansione della cultura indoeuropea. La cremazione divenne popolare tra i Greci prima e i Romani poi, cadendo in disuso con l’avvento del Cristianesimo. Fino al XVII secolo l’usanza rimase rara in Europa, e cominciò a diffondersi solo dopo l’avvento dell’Illuminismo. Con l’Editto di Saint Cloud, emanato nel 1804 da Napoleone, si gettarono le basi per i futuri sviluppi della cremazione in Europa.

 

NOTE:

¹ Fonte: Utilitalia SEFIT

² Per approfondire: Ad resurgendum cum Christo

³ Fonte: Legge n. 130 del 30 Marzo 2001, Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri

⁴ Fonte: Uomini in cenere. La cremazione dalla preistoria ad oggi di Cesare Capone

⁵ Fonte: Jstor