Il funerale laico, una scelta per l'ultimo saluto

  • Cos’è, luogo e cerimoniere: ecco il funerale laico.
  • Dal discorso iniziale a quello di chiusura: tutte le tappe del rito civile.
  • Maggior personalizzazione e pochi permessi: perché scegliere un funerale laico.
  • Un’usanza diffusa nel Nord Europa, ma poco conosciuta in Italia.


Funerale laico, ancora poco diffuso 


È un’usanza ancora poco diffusa e, pertanto, non del tutto conosciuta. Il funerale laico è un rito funebre che non presenta riferimenti alla religione. Per questo, è conosciuto anche come funerale civile o aconfessionale. Nonostante in Italia molti Comuni siano scarsamente attrezzati, la normativa in materia è ben codificata. Ma come si organizza un funerale laico? In realtà, la procedura è molto più semplice di quanto ci si possa immaginare. 


 

Che cos’è il funerale laico 
 

Il funerale laico è un’alternativa al rito religioso. Solitamente questa tipologia di commiato viene richiesto nel caso in cui il defunto, o la famiglia di appartenenza, non professi alcuna fede specifica. Esso non necessita di alcun permesso particolare e pertanto può essere celebrato in qualsiasi luogo, al chiuso o all’aperto.  
Con il D.P.R. n. 285/90, inoltre, tutti i Comuni italiani sono tenuti ad allestire sale specifiche dedicate ai funerali laici, note come sale del commiato. Si tratta di luoghi in cui, su richiesta dei familiari del defunto, è possibile celebrare riti di commemorazione e di dignitoso commiato senza riferimenti religiosi.  
Per quanto riguarda il ruolo del celebrante, esso può essere assunto da chiunque. Può capitare che a officiare le esequie siano parenti o amici della persona scomparsa. Più frequentemente, il celebrante è messo a disposizione dal Comune o dall’agenzia funeraria. 

Come si svolge un funerale laico 


Non trattandosi di una cerimonia religiosa, un funerale laico non possiede una specifica ritualità. Questo non vuol dire però che non esistano alcuni passaggi che tendono a riproporsi. Tra questi: 

  • un discorso iniziale, da parte dell’officiante o di un familiare, con cui si dà il benvenuto ai presenti. Nell’occasione, si può eventualmente spiegare il motivo della scelta di un rito civile;
  • alcune riflessioni sulla vita e sulla morte da parte del celebrante.
  • Si passa, poi, all’elogio funebre, in cui viene ripercorsa la vita dello scomparso. Solitamente il discorso viene pronunciato da un amico o un parente, che condivide con i presenti anche qualche aneddoto.
  • Infine, c’è il commiato, il momento in cui si dà l’ultimo saluto al defunto.

Spesso, durante la cerimonia, vengono letti brani, recitate poesie o proiettati video. Il rito può concludersi con un breve discorso dell’officiante, con eventuali istruzioni per l’offerta commemorativa. 

 

Le differenze fondamentali con il rito religioso


Funerale religioso e funerale laico sono modalità diverse di rendere omaggio a un caro estinto. Rispetto al primo, un rito civile presenta però delle differenze fondamentali:

  • la cerimonia civile è focalizzata esclusivamente sulla vita del defunto, senza riferimenti alla religione. Da questo punto di vista può essere considerato come più individuale e rappresentativo della vita del caro scomparso;
  • non avendo la necessità di seguire un rituale prestabilito, è possibile una maggior personalizzazione della cerimonia. Questo vale anche per la location, che può essere un luogo caro alla persona scomparsa, come per la scelta del cerimoniere.

Come già emerso, poi, non ci sono disposizioni specifiche a cui attenersi o permessi da chiedere. Gli unici requisiti sono le volontà del defunto, espresse tramite un testamento olografo o dalla propria famiglia.

 

Un’usanza recente e poco diffusa in Italia


I funerali laici hanno una storia relativamente recente, considerando che dagli albori dell’umanità la sepoltura è accompagnata da qualche rituale. A parte qualche rara eccezione, fino all’epoca moderna il momento dell’ultimo saluto è sempre rientrato nell’ambito religioso. Fu solamente a partire dalla Rivoluzione francese che nacquero le prime normative per poter disporre di un funerale civile.  
Al giorno d’oggi il funerale laico è più frequente nel Nord Europa, mentre in Italia resta una cerimonia poco diffusa. Alcuni Comuni sono scarsamente attrezzati in materia e non prevedono addirittura luoghi o personale addetti. Per questo motivo, potersi rivolgere a professionisti del settore è un’opportunità. Anche su questo versante, siamo al vostro fianco. Mettiamo a disposizione, per esempio, cerimonieri formati e preparati. Inoltre, esiste la possibilità di svolgere la cerimonia direttamente presso la casa funeraria. Ciò consente, anche a chi non professa una fede religiosa, di poter contare su un luogo intimo e protetto per l’ultimo saluto.