È un’usanza ancora poco diffusa e, pertanto, non del tutto conosciuta. Il funerale laico è un rito funebre che non presenta riferimenti alla religione. Per questo, è conosciuto anche come funerale civile o aconfessionale. Nonostante in Italia molti Comuni siano scarsamente attrezzati, la normativa in materia è ben codificata. Ma come si organizza un funerale laico? In realtà, la procedura è molto più semplice di quanto ci si possa immaginare.
Il funerale laico è un’alternativa al rito religioso. Solitamente questa tipologia di commiato viene richiesto nel caso in cui il defunto, o la famiglia di appartenenza, non professi alcuna fede specifica. Esso non necessita di alcun permesso particolare e pertanto può essere celebrato in qualsiasi luogo, al chiuso o all’aperto.
Con il D.P.R. n. 285/90, inoltre, tutti i Comuni italiani sono tenuti ad allestire sale specifiche dedicate ai funerali laici, note come sale del commiato. Si tratta di luoghi in cui, su richiesta dei familiari del defunto, è possibile celebrare riti di commemorazione e di dignitoso commiato senza riferimenti religiosi.
Per quanto riguarda il ruolo del celebrante, esso può essere assunto da chiunque. Può capitare che a officiare le esequie siano parenti o amici della persona scomparsa. Più frequentemente, il celebrante è messo a disposizione dal Comune o dall’agenzia funeraria.
Non trattandosi di una cerimonia religiosa, un funerale laico non possiede una specifica ritualità. Questo non vuol dire però che non esistano alcuni passaggi che tendono a riproporsi. Tra questi:
Spesso, durante la cerimonia, vengono letti brani, recitate poesie o proiettati video. Il rito può concludersi con un breve discorso dell’officiante, con eventuali istruzioni per l’offerta commemorativa.
Funerale religioso e funerale laico sono modalità diverse di rendere omaggio a un caro estinto. Rispetto al primo, un rito civile presenta però delle differenze fondamentali:
Come già emerso, poi, non ci sono disposizioni specifiche a cui attenersi o permessi da chiedere. Gli unici requisiti sono le volontà del defunto, espresse tramite un testamento olografo o dalla propria famiglia.
I funerali laici hanno una storia relativamente recente, considerando che dagli albori dell’umanità la sepoltura è accompagnata da qualche rituale. A parte qualche rara eccezione, fino all’epoca moderna il momento dell’ultimo saluto è sempre rientrato nell’ambito religioso. Fu solamente a partire dalla Rivoluzione francese che nacquero le prime normative per poter disporre di un funerale civile.
Al giorno d’oggi il funerale laico è più frequente nel Nord Europa, mentre in Italia resta una cerimonia poco diffusa. Alcuni Comuni sono scarsamente attrezzati in materia e non prevedono addirittura luoghi o personale addetti. Per questo motivo, potersi rivolgere a professionisti del settore è un’opportunità. Anche su questo versante, siamo al vostro fianco. Mettiamo a disposizione, per esempio, cerimonieri formati e preparati. Inoltre, esiste la possibilità di svolgere la cerimonia direttamente presso la casa funeraria. Ciò consente, anche a chi non professa una fede religiosa, di poter contare su un luogo intimo e protetto per l’ultimo saluto.