In America un party per salutare il caro estinto

L’ultimo saluto ad una persona cara è un momento difficile e negli Stati Uniti scelgono di farlo con un party.

 

-Italia e Stati Uniti: quali sono le diverse caratteristiche di una cerimonia funebre

-Funeral party e la diversa concezione americana dell’”ultimo saluto”

-La festa per il defunto è un momento di condivisione dove musica e cibo diventano protagonisti

 

È uguale per tutti. Ma segue riti e usanze differenti. In Italia è sobrietà e intimità. Nel mondo anglosassone è, invece, festa e condivisione. Parliamo della perdita di una persona cara. Il dolore, ovviamente, c'è a ogni latitudine, ma le modalità con cui l’addio prende forma sono molteplici. Negli Stati Uniti, per esempio, con banchetti e musica, i funerali sono più simili a party. Scopriamo perché.

 

Si va in una dimensione migliore

 

Un momento scaramantico per esorcizzare un avvenimento inevitabile e doloroso. Il funeral party rappresenta la maniera di rendere omaggio al defunto e alla sua vita. Un modo diverso, almeno per noi, per confortare le persone colpite dal lutto. L’approccio alla morte nella tradizione americana non è solo un momento di tristezza. Ma un’occasione di festa. Questo perché esiste la convinzione che, finalmente, il defunto sia andato in una migliore dimensione. Una festa cui partecipano amici, parenti, vicini di casa e chiunque abbia conosciuto il defunto in vita: un’occasione lieta per salutarlo, celebrandone le gesta.

 

I tre momenti che caratterizzano un funeral party

 

Il funeral party si compone di momenti diversi. La veglia è il momento che precede il funerale e che, come accade anche da noi, in Italia, vede la salma del defunto esposta in casa. In questo modo, le persone possono renderle omaggio. In America, però, l’abitazione del defunto non viene allestita con paramenti funebri: è consuetudine, piuttosto, esporre fotografie. Gli scatti riassumono momenti di vita significativi di chi non c’è più, raccontando:


-traguardi;

-momenti di gioia;

-affetti;

-passioni.

 

 

Perché durante un funeral party si mangia come a un matrimonio?

 

Dopo il funerale, i parenti del defunto fanno ritorno a casa e danno inizio ad un brunch. Il rito del banchetto funebre ha radici antiche: legato alla cultura contadina, si basa su convinzioni religiose ancestrali. La tradizione voleva che amici, vicini di casa e conoscenti portassero ai parenti del defunto cibo e bevande. Questo affinché potessero sostenersi in un momento così delicato.

Anche in Italia accadeva qualcosa di simile, soprattutto al Sud. Supportare le persone con cibo e bevande è sempre stato un modo per aiutarle a superare il momento di dolore. Oggi, ad occuparsi dei banchetti o, meglio, del brunch, è lo staff del servizio funebre. Inoltre, sempre negli Stati Uniti, la famiglia del defunto ha la possibilità di realizzare addirittura un banchetto a tema, come accade per qualsiasi festa.

 

La musica è centrale durante la celebrazione di un funerale

 

La musica, da sempre, riveste un ruolo centrale nella vita dell’uomo. Ne caratterizza momenti felici e non. Vale anche negli Usa, dove svolge un ruolo primario durante i funerali. In alcune città degli Stati Uniti, in particolare, la presenza della musica diventa centrale durante il corteo funebre.

È il caso, per esempio, di New Orleans. Durante il corteo funebre si assiste a veri e proprio concerti jazz. Questa usanza trae le sue origini dallo schiavismo. All’epoca accadeva che le persone in corteo funebre cantassero inni, preghiere e cantilene. Con il tempo, questi canti si fusero con ritmi di origine africana, contaminandosi con quella che poi divenne la musica jazz.

Il corteo funebre si divide in due momenti caratterizzati da un diverso tipo di musica. Prima della sepoltura la musica ha una forte connotazione di tristezza. Dopo la sepoltura, invece, l’afflizione lascia spazio alla gioia. Finalmente il defunto si è lasciato alle spalle un’esistenza priva di libertà.