Tutto quello che c’è da sapere sulla cremazione

Rispetto al passato sono sempre più le persone che scelgono la cremazione. Quali sono le origini? Perché si sceglie e come funziona la cremazione in Italia?  

 

Le origini della cremazione 

 

La cremazione ha origini antichissime: se ne ha testimonianza già in epoca preistorica. Furono poi gli antichi Greci ad incentivarne l’impiego per ragioni di igiene pubblica. Nel 800 a.C. la cremazione era diventata per gli ellenici una consuetudine.

Lo stesso accadde a Roma. Tuttavia, nel 600 a.C. nell’Urbe furono emanati decreti che proibivano la cremazione all’interno delle mura cittadine. Furono gli ebrei e poi i cristiani ad osteggiare questa usanza, poiché era ritenuta una pratica pagana. 

Toccherà attendere l’età Moderna perché in Italia si torni a parlare di cremazione. Era il 1822 quando il poeta inglese Percy Bysshe Shelley, annegato nella baia di La Spezia, per desiderio dell’amico Lord Byron, fu cremato. Da quel momento l’usanza della cremazione oscilla tra sostenitori e non. Oggi, nel nostro Paese, si sta assistendo ad un incremento notevole di persone che scelgono di essere cremate. 

 

Perché si sceglie la cremazione? 

 

Le motivazioni che stanno alla base della scelta della cremazione, sono molteplici. Innanzitutto, significa svincolare gli eredi fino al terzo grado di parentela dal compiere scelte spesso emotivamente difficili e non sempre di semplice gestione. Infatti, accade che per la cremazione debbano essere disposte:

 

  • la scelta del luogo di sepoltura;
  • la gestione della documentazione; 
  • l’eventuale rinnovo della concessione del loculo trascorsi i canonici 30 anni (un dato stabilito dai singoli comuni).

 

Si sceglie la cremazione spesso perché non c’è chi possa farsi carico della gestione delle spoglie mortali. In primis proprio gli eredi. Tuttavia, l’aumento del numero di cremazioni è da iscriversi anche ad un cambio culturale: infatti, il dogma religioso sembra non rappresentare più un ostacolo. 

 

Socrem tutela la volontà di essere cremato 

 

Comunicare in famiglia di voler essere cremato spesso non basta e potrebbero evidenziarsi criticità. È sufficiente, per esempio, che uno degli eredi diretti non dia il suo benestare alla volontà del caro estinto perché questa non venga rispettata. 

Per garantire che la propria volontà venga rispettata, è possibile iscriversi all’associazione senza scopo di lucro Socrem. Si tratta di un gruppo di volontari che promuovono la cremazione come scelta di civiltà e progresso. L’iscrizione all’associazione tutela, così, la libertà del socio e assicura che la sua scelta venga rispettata. Sollevando anche i familiari, che non sempre sono concordi o disponibili ad autorizzare la cremazione. 

 

Come fare per richiedere la cremazione del caro estinto 

 

Per la cremazione del caro estinto è necessario richiedere la domanda di cremazione agli uffici comunali di competenza, presentando:

 

  • la denuncia di morte;
  • il certificato ISTAT, rilasciato dal medico.

 

Sempre il medico o l’ospedale dove è stato dichiarato il decesso dovrà disporre il certificato di cremazione

Le ceneri del caro estinto vengono poi raccolte all’interno di un’urna funeraria. Una volta che l’urna viene sigillata non deve, per nessun motivo, essere aperta. Manomettere i sigilli per tentare di aprire l’urna costituisce reato penale. 

È possibile richiedere l’affidamento delle ceneri. La persona che se ne fa carico deve conservare tutta la documentazione relativa alla cremazione. Al contrario, se si rinuncia all’affidamento delle ceneri, bisogna presentare una domanda specifica. In essa vanno inserite le motivazioni e il luogo dove verrà trasferita l’urna insieme a tutti i documenti. 

La legislazione oggi, offre anche la possibilità di disperdere le ceneri in natura. Anche in questo caso occorre fare richiesta al Comune e attendere il rilascio dell’autorizzazione.