Esumazione ed estumulazione sono due operazioni finalizzate al recupero dei resti del defunto. Si tratta di procedure che richiedono un iter ben specifico.
Non sono sinonimi
Nel glossario funebre, esumazione ed estumulazione sono due termini vicini tra loro. E anche piuttosto simili, tanto da essere spesso confusi tra loro. In effetti, entrambi fanno riferimento alle operazioni di recupero di resti mortali. Tuttavia, non sono sinonimi: si tratta, cioè, di operazioni diverse. Ne parliamo in questo articolo, approfondendo anche l’iter necessario per avviare le pratiche.
Esumazione ed estumulazione, di cosa si tratta?
Esumazione ed estumulazione sono due procedure cimiteriali volte al recupero dei resti del defunto. Se l’esumazione si riferisce a una sepoltura nel terreno, l’estumulazione riguarda, invece, feretri posti in loculi, nicchie o tombe di famiglia. La differenza risiede, quindi, prettamente nel luogo in cui riposa il defunto. Solitamente queste operazioni vengono svolte:
Se i resti del defunto sono completamente mineralizzati, vengono raccolti in un ossario, dotato di codice identificativo. I familiari hanno, dunque, la possibilità di scegliere come conservare le spoglie. Queste possono essere riposte in un ossario o in un loculo occupato da un altro familiare. In alternativa, possono essere traslate in un altro Comune. Se all’atto di esumazione o estumulazione la salma non è ancora totalmente decomposta, invece, si ha diritto al rinnovo del contratto di concessione.
I tempi di esumazione ed estumulazione ordinarie
Come stabilisce la legge, esumazione ed estumulazione non possono avvenire prima di 10 anni dalla sepoltura o 20 dalla tumulazione. Si parla, in questo caso, esumazione ed estumulazione ordinarie, un atto che viene gestito direttamente dal Comune. Sarà lo stesso ente, all’approssimarsi dello scadere del termine, ad avvisare pubblicamente la data prevista per le operazioni.
L’aspetto temporale riguarda, però, anche la collazione in calendario di esumazione ed estumulazione. Sulla carta, si può procedere in qualsiasi periodo dell’anno. Tuttavia, di norma i regolamenti dei cimiteri sono soliti suggerire o consentire le procedure tra ottobre e aprile. Questo perché un clima eccessivamente caldo, come è in molte località durante la stagione estiva, potrebbe alterare l'equilibrio del terreno.
Esumazione ed estumulazione straordinarie
Fin qui le operazioni di esumazione o estumulazione ordinarie. Vi sono, però, anche l’esumazione o estumulazione straordinarie. Questo tipo di operazioni cimiteriali vengono poste in essere quando la famiglia del defunto decide di avvalersi di questa possibilità prima della scadenza della concessione. Ciò può avvenire per varie motivazioni. Per esempio, qualora si voglia:
A volte, il recupero della salma può rendersi necessario per altre ragioni. Un esempio è l’ambito penale, nel quale l’autorità giudiziaria può disporre l’esumazione di un cadavere. Ciò affinché vengano eseguiti, da un medico legale, gli accertamenti necessari alle indagini. Solitamente, durante queste operazioni è ammessa la presenza di testimoni. Questo anche per evitare un uso improprio dei reperti o la loro distruzione.
Chi gestisce queste operazioni cimiteriali
In linea generale, le esumazioni e le estumulazioni sono eseguite alla presenza di personale del gestore del cimitero, che opera secondo modalità definite dal Comune di appartenenza. Ciò vale sia per le operazioni ordinarie sia per quelle straordinarie. L’ente può richiedere la presenza anche di personale dell'ASL, se è necessario adottare particolari misure precauzionali di natura igienico-sanitaria.
In caso di esumazione ed estumulazione straordinarie, sono i familiari del defunto a dover fare richiesta al Comune in cui è tumulato. Una volta depositata la domanda, bisogna provvedere al pagamento delle relative tariffe comunali per ottenere la relativa autorizzazione. In caso di trasporto della salma in altro cimitero, inoltre, è necessario presentare istanza di trasporto.
Il costo delle operazioni di esumazione ed estumulazione sono sempre a carico del richiedente. Nel caso in cui i familiari del defunto non intendano conservare i resti, questi vengono deposti (gratuitamente) nell’ossario comune del cimitero.